mercoledì 20 aprile 2011

La gara a chi la spara più grossa

Oggi l'ennesima trovata di un certo Remigio Ceroni mi ha fatto riflettere sulle reali intenzioni di questi peones della scostituzionalizzazione del paese. Che la proposta sia assurda e che non verrà neanche discussa è fuori di dubbio, allora perché proporla? Mi sono dato questa spiegazione: è una gara a chi si fa notare di più al Premier. Prima Scilipoti che si traveste da ago della bilancia del Parlamento, poi Paniz che mette la faccia sulla famosa vicenda di Ruby nipote di Mubarak, poi Lassini che mette bianco su rosso quello che urla Berlusconi da 15 anni e cioè magistrati=brigate rosse. Ceroni con questa proposta di modificare l'articolo uno era certo che si sarebbe guadagnato le prime pagine dei quotidiani online e su carta stampata il giorno dopo, avrebbe scatenato raccolte firme contro la proposta (eh, Repubblica non se le fa mai sfuggire queste occasioni...) e gruppi facebook in difesa della Costituzione. Ma soprattutto avrebbe messo sotto al suo nome, che era sconosciuto ai più fino a stamattina, un bel segno di sottolineatura, chissà mai che in caso di elezioni il designatore di deputati e senatori non si ricordi di questo Remigio Ceroni, del suo impegno a favore della causa berlusoniana di delegittimare i giudici, di mortificare la Verità e la Legge e di sfiancare la Costituzione a colpi di machete. La visibilità è l'unico obiettivo di questi personaggi, si cibano di scandalo e indignazione. Il problema è che con un Premier così, è sempre più dura spararla grossa abbastanza da superarlo.

mercoledì 9 marzo 2011

La storia dei 10 milioni di firme

Credo non sia stato geniale da parte del PD raccogliere firme su Internet. Diventa un boomerang, perché le firme non sono controllabili e hanno valore pari a zero. Un po' come le firme anti-saviano di uno fra Libero e Il Giornale (non ricordo quale in verità). Proprio uno dei due giornali (che d'ora in avanti chiamerò Il Libero Giornale così non mi costa fatica) ha lanciato lo scoop delle firme false di Stalin, Topolino e Berlusconi. Una notizia fenomenale, uno scoop da premio Pulitzer quella della non attendibilità delle raccolte firme su internet, ci volevano Sallusti e Belpietro (iniziali S.B.) per arrivarci. Ecco come da una scelta infelice del pd si possa toccare con mano la pochezza di certi giornali

venerdì 4 marzo 2011

Silvio forever

Uscirà il 25 Marzo il film-biografia non autorizzata di Silvio Berlusconi. Vediamo come ne parla Il Giornale, noto giornale indipendente della famiglia Berlusconi


Il trailer non è niente di che. La solita spazzatura contro Berlusconi. Si intitola Silvio Forever ed è l’autobiografia non autorizzata scritta da Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo. Uscirà il 25 marzo nelle sale cinematografiche. La Lucky Red vorrebbe promuovere il film mandando sui canali Rai uno spot che fa intravedere parte del fango che la pellicola diretta da Roberto Faenza e Filippo Macelloni approfondirà con dovizia di particolari. I vertici di viale Mazzini chiedono i dovuti tagli, la casa di distribuzione si impunta e ritira lo spot. Morale? Si grida alla censura. Ora i soliti anti Cav potranno andare in giro a dire che sulla televisione pubblica non può andare in onda uno spot che insulta il presidente del Consiglio.

Sorprende che si parli di spazzatura contro Berlusconi visto che il trailer è un montaggio di dichiarazioni per lo più dello stesso Silvio Berlusconi...insomma, si smerda da solo, la colpa ora è della Lucky Red? Un altro appunto di semantica al Giornale: insulti non sono le parole di Berlusconi che gli si ritorcono contro, sono termini come "coglioni" "fottuti" "stronza", termini che curiosamente sono stati detti pubblicamente proprio da Berlusconi contro i suoi oppositori!

La Lucky Red forza la mano Sulla Rai l'abbonato è ormai abituato a vedere un po' di tutto. Mentre la sinistra grida un giorno sì e l'altro pure al bavaglio e il centrodestra cerca di garantire un minimo di pluralismo nei programmi di informazione, la nuova frontiera della battaglia contro Berlusconi è la pubblicità. Così, tra lo spot degli assorbenti e quello sugli strappi muscolari, ecco che la Lucky Red voleva piazzare il trailer di Silvio Forever. "La Rai non ce lo ha permesso - ha denunciato la casa di produzione - motivando la scelta con non meglio specificati approfondimenti in corso da parte dell’ufficio legale di viale Mazzini che renderebbero allo stato lo spot inopportuno". In realtà, dalla Rai sono stati semplicementi richiesti alcuni "tagli di merito". Pochi secondi per non offendere il ricordo di una persona morta. "Apportati questi tagli ha assicurato viale Mazzini - nulla avrebbe impedito la messa in onda".


Il minimo di pluralismo comprende tra l'altro un tg1 militarmente schierato a favore del Premier e pericolosamente avvezzo a parlare di Orsi Bruni e di mostre di bambole. Vediamo però a cosa si fa riferimento con "offendere il ricordo di una persona morta" che pare essere l'unico ostacolo alla messa in onda del trailer:


Le motivazioni della Rai "Lo spot della Lucky Red sul film Silvio Forever - ha replicato la Rai all’annuncio della casa produttrice - è stato giudicato 'inopportuno' dalle strutture Rai preposte, nella parte in cui riproduce una dichiarazione di una persona scomparsa, piegandone immagini e parole a fini satirici". Limitatamente ai fotogrammi in questione, la direzione Affari legali di viale Mazzini non ha potuto peraltro escludere rischi di azioni risarcitorie per offesa alla memoria della defunta: "Nessun rilievo invece per il resto del filmato, che senza tali immagini potrà essere riproposto". Ma la Lucky Red - forse per esigenze pubblicitarie di mercato - ha preferito gridare alla censura e tentare la via del martirio.


La persona defunta è mamma Rosa, la madre di Berlusconi. Si accusa di piegare a fini satirici dichiarazioni della donna e la Rai, per evitare grane giudiziarie, blocca lo spot. Innanzitutto mi chiedo come possa offendersi la memoria di una persona che dice "non vedrete mai foto di silvio con delle donne", semmai si offende l'onorabilità di Silvio che con le donne invece si fa fotografare. Ma comunque, se questi secondi di girato fossero diffamatori o meno, basta un avvocato di media bravura per determinarlo, e in ogni caso il responsabile sarebbe chi distribuisce il film, non chi ne pubblica il trailer. Sarebbe come se l'avvocato ghedini querelasse tutti i cinema che proietteranno il film, invece che querelare la Lucky Red (per inciso non sarebbe neanche tanto difficile, visto che i cinema saranno veramente pochissimi in Italia).
Infine, il Giornale accusa Lucky Red di "gridare alla censura e tentare la via del martirio" magari per farsi un po' di pubblicità. . EMBE'? Qual è il problema? Non si fanno pubblicità forse Il Giornale e Libero pubblicando per un mese di fila ogni giorno in prima pagina i cazzi di Tulliani a Montecarlo? Non è pubblicità pubblicare i diari fasulli del Duce? Se fossero strategie, sono fessi quelli della rai a porgergli la pubblicità su un piatto d'argento.

Per la cronaca, il trailer che viene censurato è il seguente:

mercoledì 16 febbraio 2011

Fare beneficenza con i soldi degli altri

«Sono un ricco signore che può passare il resto della sua vita a fare ospedali per i bambini del mondo, ché l’ho sempre desiderato»
(Silvio Berlusconi, febbraio 2011)

Ospedali italiani nel mondo. In arrivo un contributo di 200mila euro nel 2011.
(decreto milleproroghe, febbraio 2011)

sabato 12 febbraio 2011

Benzina sul fuoco

http://tv.repubblica.it/copertina/distributore-di-benzina-guasto-in-19-fanno-il-pieno-gratis-denunciati/61929?video=&ref=HRESS-2

ultimamente fare i moralisti è diventato un reato più deprecabile del furto con scasso, dello sfruttamento della prostituzione. Datemi del fascista, del puttaniere, del mafioso, ma non del moralista. Dopo "stronzo" e "capra", "moralista" è diventato l'insulto più gettonato dagli italiani, fieri di essere peccatori, rattusi (depravati), e disonesti. Sono disposto a macchiare l'onore e a fare il moralista con una piccola considerazione. Se di fronte a un self service non funzionante almeno un di questi approfittatori avesse avuto la compiacenza di segnalare il guasto a qualcuno, che ne so, i carabinieri, la polizia, visto che il proprietario è assente, in questo post avrei detto "si, l'Italia ha la speranza di riscattarsi moralmente e civicamente". Adesso non riesco più nemmeno a immaginare di dirlo. Questo è un paese in cui tutti cercano di metterlo nel culo agli altri, perché l'alternativa è che nel culo lo prendi tu. Mors tua, vita mea, dicevano gli antichi. E non a caso, direi, erano antichi. Noi siamo rimasti nella preistoria, appunto. Pronti a fregare il prossimo. Qualcuno che leggerà queste parole si chiederà "tu che avresti fatto al posto loro? Chi è senza peccato scagli la prima pietra". Non so rispondere cosa avrei fatto in quel momento, so che cosa farei se mi capitasse una cosa del genere in futuro. Sicuramente per coerenza con questo post, ma anche perché sono convinto che nella vita si può sempre sbagliare, ma si pssono capire gli errori e imparare a comportarsi da persone per bene

martedì 25 gennaio 2011

Il buon samaritano ad mignottam

Confrontiamo due storie, due donne e il nostro amato Presidente del Consiglio
Alessandra Sorcinelli, avvenente meteorina sarda, aiutata con 115 mila euro in bonifici in un anno, confermati e ammessi dalla diretta interessata
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=35946&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=
Maria Rosaria D'angelo, giovane e sfortunata donna di Pianura, a cui il premier ha sbattuto la porta in faccia, forse perchè priva di tette prorompenti, priva di appeal, forse non è neanche brava a lavorare di bocca: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/19/e-il-premier-generoso-disse-non-mi-faccio-carico-di-casi-individuali/87226/
Bastano questi due articoli per dipingere Silvio Berlusconi. Quest'uomo si ricandiderà alle prossime elezioni, non merita più neanche un voto. Merita solo il disprezzo degli italiani, soprattutto in futuro. Pagherà anche nella tomba, la sua memoria di rozzo viscido puttaniere resterà nei libri, nelle pagine web. Pagherai tutto con enormi interessi, Silvio.

domenica 23 gennaio 2011

Che pena, Ministro Bondi

il prossimo spunto di polemica è sicuramente la mozione di sfiducia del ministro bondi. Impossibile trattare nel merito, Bondi si concentra sul metodo: promette dimissioni spontanee, se non avrà i numeri in parlamento per la fiducia. Questo non per qualche motivo politico, etico, deontologico, macché. E' l'unico modo per non far andare sotto il governo. Il ministro è disposto a sacrificare la carica per salvare la faccia del governo, ossia del suo padrone. Ma se ci sono i numeri, se i voti per non sfiduciarlo ci sono, allora resta. Vediamo un attimo, ecco. Facciamo la conta, s poi non mi sfiduciano che mi dimetto a fare? Forse perchè hai sfasciato la cultura facendoti depredare da Tremonti di tutte le risorse. Ma Bondi non resterebbe ministro perchè questa depredazione non è colpa sua: resterebbe perchè ci sono ancora i numeri perchè resti, e quindi è inutile dimettersi. Ecco, Bondi rappresenta pienamente la politica italiana odierna.